Martignani ha svolto in collaborazione con ADAMA una prova per determinare la riduzione del deposito al suolo (deriva) di principio attivo ottenibile tramite l’impiego di diverse macchine irroratrici. La prova è stata condotta su mele di varietà pink lady nella stagione 2024 in provincia di Ravenna presso l’azienda agricola La Colombarina, di Zauli Mirko, a Reda di Faenza (Ravenna).
Sono state messe a confronto l’irroratrice pneumatica con carica elettrostatica modello Whirlwind M612 Turbo 2 di Martignani con un’irroratrice convenzionale con ventilatore assiale dotata di ugelli antideriva ed una irroratrice a convezione d’aria a torretta con ugelli a cono Albuz ATR 80.
Sono state eseguite misurazioni per la determinazione del deposito di un prodotto fungicida fornito da ADAMA sia nel sottochioma (nel suolo) delle file trattate che a distanze crescenti dalla fila trattata.
Martignani ha portato ad una riduzione percentuale media superiore all’ 80% (85,8%) di deriva rispetto all’irroratrice convenzionale e di quasi il 60% (57,9%) rispetto all’irroratrice ad aeroconvenzione a torretta”
La misurazione del deposito sottochioma è stata effettuata analizzando campioni di cotico erboso ed hanno mostrato come l’irroratrice Martignani M612 abbia portato ad una riduzione percentuale media superiore all’ 80% (85,8%) rispetto all’irroratrice convenzionale e di quasi il 60% (57,9%) rispetto all’irroratrice a convezione d’aria a torretta. Anche quest’ultima ha ridotto il deposito rispetto all’irroratrice convenzionale raggiungendo però solo il 66%.
Interessante sottolineare come a seguito della prima applicazione effettuata a fine fioritura, l’irroratrice Martignani abbia portato ad una riduzione del deposito sottochioma (nel suolo) del 77% rispetto alla convenzionale e del 57% rispetto all’irroratrice a convezione d’aria a torretta. Infine, a chioma completamente sviluppata il nebulizzatore pneumatico-elettrostatico Martignani ha consentito di raggiungere livelli di riduzione del deposito superiori al 90%.
Un’ulteriore verifica è stata condotta tramite la misurazione del deposito su cartine idrosensibili posizionate al suolo a diverse distanze rispetto alla fila trattata. In dettaglio, le cartine idrosensibili sono state disposte a 1, 3, 5, 10 e 20 metri dalla fila trattata per intercettare la deriva che si deposita al suolo a seguito dell’applicazione. Anche in questo caso l’irroratrice Martignani ha fornito le prestazioni migliori, portando ad una riduzione del quantitativo rilevato del 70% rispetto alla convenzionale e del 20% rispetto all’irroratrice a convezione d’aria a torretta: quest’ultima ha ridotto il deposito rispetto all’irroratrice convenzionale del 63%.
Un’ultima, ma non meno interessante nota riguarda la riduzione osservata con l’adozione dell’irroratrice Martignani a 10 e 20 metri dalla fila trattata che ha raggiunto il 100% in entrambe le misurazioni, ossia assenza totale di deriva.
*la prova è stata realizzata in collaborazione con ADAMA, società leader nella fornitura di fitofarmaci. Ringraziamo Matteo Cernuschi, Global Product Manager di ADAMA.
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