Siamo a Reda, vicino a Faenza, in Romagna, la nostra terra.
Dobbiamo intervistare il presidente di Agrintesa, Aristide Castellari, e per farlo lo andiamo a trovare presso la sua azienda agricola. L’azienda Castellari che gestisce insieme al fratello Maurizio e il nipote Cristian, che conosciamo bene.
Noi di Agrintesa, non solo rispettiamo la normativa della regione riguardo l’uso di chimica, ma abbiamo sempre fatto attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità. Per noi questi valori sono molto importanti e con la produzione integrata riusciamo a trasmettere questa sensibilità per il green nei nostri trattamenti
Quando arriviamo si respira già serenità e pace. Quella pace che solo la natura ti può dare e che fa sì che lavorare nel settore dell’agricoltura sia sempre una grande fortuna.
Il verde dei campi, l’armonia dei filari simmetrici e perfetti, un cagnotto libero che ci viene a ricevere felice, i macchinari puliti ed in attesa di andare in campo, il profumo dell’erba appena tagliata e delle ciliegie che non vedono l’ora di maturare…Questa è l’atmosfera che ci siamo trovati appena arrivati e, dopo le chiacchiere iniziali, ci siamo concentrati su Agrintesa.
Agrintesa è una cooperativa agricola, nata nel 2007 in Emilia Romagna dall’unione di storiche cooperative di questa regione, che associa attualmente circa 4.000 produttori di ortofrutta e vino. Negli anni è diventata una realtà prioritaria nel mercato agroalimentare di tutto il mondo ed in Italia è leader nella produzione con oltre 350.000 tonnellate all’anno di prodotti ortofrutticoli e uva da vino.
Stiamo parlando di un fatturato di circa 300 milioni di euro con base produttiva in Emilia Romagna ma con forte presenza in altre regioni italiane come Veneto, Marche, Lazio o Calabria.
Aristide Castellari è il neopresidente di Agrintesa, infatti è stato eletto a novembre del 2020. È un uomo pacato, tranquillo. È semplice parlare con lui. In ogni suo intervento s’ intravede l’esperienza di anni e anni nel settore dell’agricoltura che sicuramente gli viene dalla famiglia.
Uno dei principali argomenti su cui ci siamo concentrati è stata la sostenibilità ed il rispetto per l’ambiente. Il presidente ha sottolineato che “noi di Agrintesa, non solo rispettiamo la normativa della regione riguardo l’uso di chimica, ma abbiamo sempre fatto attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità. Per noi questi valori sono molto importanti e con la produzione integrata riusciamo a trasmettere questa sensibilità per il green nei nostri trattamenti”.
La produzione integrata è un sistema di coltivazione che privilegia l’uso di tecniche che garantiscono un minor impatto ambientale, una riduzione dell’immissione nell’ambiente di sostanze chimiche, assicurando così una maggiore sostenibilità dell’agricoltura.
Ad oggi, circa il 15% dei soci di Agrintesa sono aziende biologiche con un trend in crescita. “Indipendentemente da questa cifra però – afferma Castellari – anche per chi non fa il biologico, la sensibilità dei produttori c’è e c’è sempre stata. Si tratta di un discorso anche di portafoglio, di valore economico e di risparmio. S’utilizza la produzione Integrata per produrre frutta sana e per la salvaguardia dell’ambiente. In generale tutti fanno un uso oculato dei prodotti firosanitari che sono molto onerosi”.
L’azienda agricola Castellari utilizza dal 1966 i nebulizzatori a carica elettrostatica Martignani. Attualmente ne possiede 3, e questo è un esempio di come il rispetto per il green e la ricerca della riduzione dell’impatto ambientale siano un valore comune tra Martignani e l’azienda Castellari.
Secondo il presidente di Agrintesa, i principali 3 punti di forza dei nebulizzatori Martignani, senza esitare a darci la risposta sono:
1. Tecnologia di Nebulizzazione (micronizzazione) vincente
2. Risparmio di principio attivo e riduzione di prodotto chimico tra il 30 ed il 40%
3. Praticità della macchina, “con un pieno di miscela riesci a coprire una grande superficie”
Molti nostri clienti, ci hanno fatto notare che con l’uso dei nebulizzatori Martignani è possibile risparmiare circa € 200,00 per ettaro, all’anno. Castellari assicura che non ha mai fatto i conti di preciso, ma che è una cifra “plausibile”.
E’ stato molto gradevole fare due chiacchiere con il presidente di Agrintesa, al quale auguriamo grandi successi sia come riferimento all’interno della cooperativa sia come imprenditore agricolo.
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