Basso volume a carica elettrostatica
Che cos’hanno di diverso i Nebulizzatori Elettrostatici Martignani?
Scopri i vantaggi della nebulizzazione elettrostatica che usano le nostre macchine.
Irrorazione convenzionale
Il metodo della nebulizzazione elettrostatica Martignani presenta alcune particolarità, e richiede un sistema di lavoro diverso da quello dell’irrorazione convenzionale (Volume Normale) con ugelli a polverizzazione meccanica di piccolissimo diametro (< 2 mm.) dove si utilizzano elevate pressioni d’acqua (fino a 40 bar) con l’utilizzo di un ventilatore a elica (assiale) che “aiuta” le goccioline ad arrivare all’obiettivo.
Una volta effettuato il trattamento o irrorazione con un atomizzatore CONVENZIONALE, si noteranno sull’apparato vegetativo delle particelle aventi diametri molto differenti fra di loro.
La nebulizzazione pneumatica-elettrostatica Martignani
La particolarità essenziale della nebulizzazione elettrostatica Martignani consiste nella copertura degli apparati vegetali tramite goccioline separate, uniformi e di diametro prestabilito costante nel tempo prodotte grazie all’utilizzo di un ventilatore centrifugo (radiale) di elevate prestazioni aerodinamiche con condotti ed erogatori d’aria orientati sull’obiettivo dove sono inseriti degli ugelli micronizzatori pneumatici a largo diametro (4 mm.) in cui il liquido, a bassa pressione (1,5 bar), viene polverizzato dal getto d’aria a grande velocità e contemporaneamente viene caricato negativamente creando un campo elettromagnetico tra la nebbia chimica e le piante.
La vegetazione attrae quindi le gocce impedendo che vadano disperse nell’ambiente circostante, aumentando il livello di copertura e l’uniformità.
Una volta effettuato il trattamento o irrorazione con un nebulizzatore elettrostatico Martignani, si noteranno sull’apparato vegetativo delle particelle finissime asciutte e staccate fra loro (le goccioline cariche dello stesso segno – negativo – si respingono).
Tanto è vero che si ottiene una buona protezione delle piante quando dal 10% al 20% della superficie totale è materialmente ricoperta dalle goccioline.
La grandezza delle goccioline: perché è importante
La grandezza delle goccioline non presenta sempre un grande interesse per l’utente.
Per MARTIGNANI invece è importante garantire scrupolosamente che i getti o diffusori delle proprie irroratrici producano delle goccioline di dimensioni e uniformità ottimali nel tempo (variabili fra i 60 ed i 200 micron secondo l’obiettivo o il bersaglio selezionato).
Infatti, goccioline di dimensioni troppo grandi non sono vantaggiose perchè rappresentano maggior volume, ma non consentono che una piccola copertura; inoltre queste goccioline spesso cadono prima che abbiano potuto raggiungere le parti più alte o più nascoste dell’alberatura e sono soggette a ruscellamento (RUN-OFF o DERIVA AL SUOLO o ENDODRIFT).
Goccioline di dimensioni troppo piccole non si depositano, ma rimangono troppo a lungo in sospensione nell’aria trasportate dalle correnti o dalla deriva lontano dalle piante o evaporano rapidamente (DRIFT o DISPERSIONE AEREA o ESODRIFT).
La tabella seguente da un’idea, a seconda del diametro DELLE GOCCE D’ACQUA, di quali sono i tempi di evaporazione, la velocità di caduta e quanto percorrono prima di evaporare. E’ facile comprendere, da questa tabella, come con un nebulizzatore elettrostatico Martignani sia possibile operare anche con temperature molto elevate senza incorrere in problematiche di evaporazione (per esempio, una gocciolina di 125 micron impiega ben 27 secondi per evaporare con una temperatura di 30°)
Temperatura 30 C° – Umidità Relativa 50%
Diametro | micron | 25 | 50 | 75 | 100 | 125 | 150 | 175 | 200 | 225 | 250 | 275 | 300 | 325 | 350 | 375 | 400 | 425 | 450 |
Tempo di vita di una goccia d’acqua | Secondi | 1 | 4 | 10 | 17 | 27 | 38 | 52 | 68 | 86 | 106 | 128 | 153 | 179 | 208 | 239 | 271 | 306 | 343 |
Distanza di caduta | Metri | 0,01 | 0,2 | 1 | 3 | 6 | 13 | 24 | 41 | 65 | 99 | 146 | 206 | 284 | 382 | 503 | 651 | 830 | 1043 |
Velocità di caduta teorica | m/s | 0,1 | 0,1 | 0,2 | 0,3 | 0,4 | 0,5 | 0,6 | 0,7 | 0,8 | 1,0 | 1,1 | 1,2 | 1,3 | 1,5 | 1,6 | 1,7 | 1,9 | 2,0 |
Studi molto approfonditi su questo problema hanno dimostrato che la non uniformità delle gocce prodotte fa sì che ben il 50% del totale di prodotto chimico (VMD) irrorato è veicolato spesso da appena il 5% delle gocce più grandi (NMD).
MARTIGNANI
Il basso volume, la micronizzazione, l’elettrostatica ed il recupero del prodotto
utilizzando un atomizzatore agricolo Martignani.
Principio di base del sistema pneumatico Martignani
Confrontiamo un cubo avente la lunghezza, la larghezza e l’altezza di 300 micron (micron = millesimo di millimetro) e un altro di 100 micron di lato, se si divide il cubo di 300 micron per il cubo di 100 micron, troveremo che quest’ultimo è contenuto nel primo 3 volte in lunghezza, 3 volte in larghezza e 3 volte in altezza, vale a dire 27 volte, infatti 3 x 3 x 3 = 27 (Fig.1).
Questa norma non vale solo per i cubi, ma anche per le sfere e quindi per le gocce (Fig.2).
Intorno a ciascuna goccia esiste una zona larga 100 micron denominato alone di Fleming, nella quale il principio attivo esplica efficacemente la sua azione, se si confrontano ora le superfici coperte a parità di volume, considerando anche l’effetto schiacciamento della goccia (Fig.3), si noterà la differenza tra le 2 superfici coperte che è assai più vasta, pari a circa 10 VOLTE (Fig.4).
Da questo eloquente confronto si comprende facilmente come mai con un nebulizzatore «MARTIGNANI» si ottiene una migliore copertura risparmiando oltre il 30% di fitofarmaco e oltre il 90% di acqua di soluzione.
Gamma dimensioni ottimali delle gocce per bersagli selezionati
Valori in µm (micron) delle gocce
Scopri cosa differenzia un nebulizzatore agricolo Martignani da un atomizzatore classico
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